Glossario del trading: la terminologia di base del trading crypto
Il glossario del trading, ovvero la terminologia usata in questo settore, non è conosciuto da tutti, soprattutto da chi è alle prime armi e vuole iniziare ad investire.
Questo perché tali termini non vengono quasi mai spiegati a scuola, e neanche all’università.
In questa breve guida vedremo la terminologia del trading di base, in modo da avere un punto di partenza per iniziare a mettere a rendimento il proprio capitale, sia per quanto riguarda il trading di criptovalute, che per i CFD traders e broker di azioni.
Trading: significato
Il significato di trading non è molto difficile da comprendere, soprattutto se si hanno delle nozioni di base dei mercati finanziari, ma partiamo dalla definizione.
Fare trading significa operare nei mercati finanziari comprando e vendendo titoli azionari, beni virtuali o beni di qualsiasi altra natura in modo da trarne profitto. Generalmente, si fa trading comprando ad un prezzo X per vendere ad un prezzo Y.
La differenza tra i due prezzi genererà un profitto o una perdita. Tuttavia, si può operare in svariati modi in modo da aumentare il potenziale ritorno economico adattandosi ai vari momenti di mercato.
Un esempio sono le posizioni short e long.
Terminologia del trading: le parole più usate
Quando si fra trading, non si puo’ non conoscere il significato delle posizioni long e short. Queste non sono altro delle metodologie di operatività che consentono all’investitore di esporsi al mercato in un certo modo.
Abbiamo due scenari: lo scenario long è la situazione in cui, sicuri o quasi di un rialzo di mercato, andiamo long su un asset, ad esempio Bitcoin. Nel momento in cui il prezzo di Bitcoin sale, otterremo un profitto.
Il secondo scenario è quello short. La posizione short viene utilizzata quando si prevede un calo di prezzo. Quindi, andiamo short per generare profitti da un momento buio di mercato, così da poter essere flessibili in base agli andamenti.
In periodi di estrema volatilità, ciò può consentire la massimizzazione dei profitti, considerando sempre il rischio correlato.
Terminologia trading crypto
Nel nostro glossario del trading non può mancare la terminologia trading crypto, asset digitali che hanno riscontrato un enorme successo in tutto il mondo. Essendo molto volatili, infatti, possono essere fonte di enormi profitti, soprattutto se si investe su progetti emergenti.
In questo settore un po’ a parte del trading, troviamo termini un po’ diversi. Long e short rimangono sempre, come anche il termine leva, che vedremo più avanti, e i take profit e stop loss.
Tuttavia, esistono altre parole che sono utilizzate soltanto dai veri investitori delle cripto, come HODL, shitcoin, FUD e FOMO. Non sono propriamente inerenti al trading, ma fanno comunque parte di uno dei settori più in voga.
HODL
HODL nasce da una simpatica vicenda di un errore di ortografia, in cui un utente voleva scrivere “to hold” (tenere a lungo termine), ma scrisse to HODL sbagliando. Da allora, HODL è il termine più usato per chi intende fare trading online con le proprie criptovalute e detenere (es. Bitcoin) nel lunghissimo termine.
FUD e FOMO
Dall’altro lato, FUD e FOMO sono due acronimi molto utilizzati. FUD sta per fear, uncertainty and doubt, ovvero paura, incertezza e dubbi in relazione all’andamento di mercato. FOMO, infine, è l’abbreviazione di fear of missing out, ovvero la paura di perdere un’opportunità.
In questi casi, chi è in preda alla FOMO rischia di comprare solamente perché il mercato è in salita, finendo per perdere soldi quando va in discesa. La FUD, invece, potrebbe aumentare la domanda senza un reale motivo di fondo. Solitamente, chi crea FUD ha già acquistato, mentre chi è in FOMO arriva per ultimo.
Forex trading: significato
Il significato di forex trading è leggermente diverso da quello delle cripto, ma le basi sono le stesse. Si compra ad un prezzo e si vende ad un altro prezzo, cercando di ottenere un profitto. Tuttavia, invece di operare sulle criptovalute, si opera su valute tradizionali.
Quindi, se con le criptovalute si opera su coppie come BTC/USDT (Bitcoin contro Dollaro), sul forex trading su opererà in coppie come EUR/USD, GBP/JPY (da Sterlina a Yen giapponese) e via dicendo. Va da sé che la volatilità è leggermente diversa, ma può comunque essere alta.
Inoltre, se nel mondo cripto si cercano profitti notevolmente elevati, sul forex si opera spesso su piccole differenze di prezzo. Tuttavia, per aumentare il ritorno economico sulle proprie operazioni, tantissimi investitori usano strumenti come leva, take profit e stop loss.
Forex trading significato della leva finanziaria
Se avete a disposizione la migliore piattaforma forex trading, come per esempio nextmarkets, avrete la possibilità di utilizzare tutta una serie di strumenti utili per aumentare i profitti. Ciò non significa che il guadagno sia assicurato, ma si possono comunque ottenere risultati notevoli.
Uno di questi è la leva, che consente di prendere in prestito dei soldi per aumentare l’investimento sulla propria posizione. Basta mettere parte del proprio capitale a collaterale, ovvero come garanzia, e si potranno raddoppiare, triplicare e persino decuplicare i propri investimenti.
Quindi, anche se avete un conto da 500$ ma siete sicuri delle vostre previsioni, potreste operare con 5000$ senza detenerli fisicamente. Attenzione, però, in quanto un enorme guadagno potrebbe diventare un’enorme perdita.
Glossario del trading a basso rischio: stop loss e take profit
Lo stop loss e il take profit sono due degli strumenti più popolari dagli investitori con un profilo di rischio basso. Questi permettono di uscire in automatico da una posizione senza dover necessariamente vendere al prezzo di mercato.
In poche parole, se si prevede un rialzo, ad esempio, del +10% ma si vuole togliere una piccola parte del capitale allocato uscendo in profitto, si può impostare un take profit. Settandolo in un’area intorno al +5%, potreste decidere di vendere metà del capitale.
In questo modo, anche se non raggiungete l’obiettivo del +10%, avete comunque generato un profitto del +5% con metà del capitale iniziale, coprendo eventuali perdite.
Lo stesso esempio, ma al contrario, vale per lo stop loss. In questi casi, si imposta un prezzo più basso del prezzo di acquisto in modo che, se il mercato dovesse crollare, riusciate a uscire prima del vero e proprio crollo, minimizzando le perdite.
Conclusioni
In questo piccolo glossario del trading abbiamo visto alcune delle terminologie più usate all’interno del settore. Sono tantissime le parole che nascono ogni giorno, soprattutto in settori emergenti come quello delle criptovalute.
La nascita di terminologie come Airdrop, pump, dump o frasi iconiche come “to the moon” è sicuramente simbolo di un mercato in forte espansione, in particolare tra i più giovani. Ecco perché conoscere almeno le basi può aiutare ad orientarsi all’interno di questo settore.
D’altronde, il mondo degli investimenti si basa innanzitutto sulla conoscenza teorica, poi su quella tecnica e soltanto infine sul proprio istinto. Investire soltanto perché un asset ispira fiducia o perché ha un nome interessante non vi porterebbe di certo molto lontano.
Cos’è il trading?
Il trading è un’attività di compravendita di asset finanziari che consente di operare per ottenere profitti.
Cosa significano i termini long e short?
Andare long significa puntare sul rialzo di prezzo di un asset, come un’azione, una criptovaluta o un metallo prezioso. Andare short, invece, significa puntare sul suo ribasso di prezzo. Se l’esito è positivo, si ottiene un profitto.
Cos’è il forex?
Fare forex trading significa eseguire attività di trading sui mercati valutari, come quello dell’Euro, del Dollaro e della Sterlina.
Cosa sono le criptovalute?
Le criptovalute sono appunto delle valute digitali che, al pari delle valute tradizionali, hanno un valore dettato da offerta circolante, domanda e offerta. Alcune delle più famose sono Bitcoin, Ethereum e Ripple.
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